Training Metacognitivo al Metodo di Studio
Il training scolastico metacognitivo è il correlato psicologico del classico “aiuto compiti” prestato dagli operatori dei dopo-scuola piuttosto che da studenti che offrono ripetizioni.
La figura dello psicologo può essere molto utile nei casi di difficoltà scolastiche in quanto offre oltre al supporto didattico anche quello emotivo e motivazionale che stanno alla base del primo. Competenze emotive ed apprendimento sono infatti in stretto collegamento e si influenzano a vicenda. E’ importante per cui dare importanza non solo all’intelligenza cognitiva ma anche a quella emotiva in quanto l’apprendimento è un processo complesso e multideterminato in cui si intrecciano variabili cognitive, metacognitive, stili cognitivi (stile analitico, visivo, globale, intuitivo, sistematico, autonomo, uditivo, collaborativo), stili attributivi, teorie del Sé, sistemi motivazionali e stimoli provenienti dall’esterno. Per tanto il training non consiste semplicemente nell’aiutare il ragazzo a fare i compiti ma affianca a questa parte didattica una parte cognitiva ed una metacognitiva e a queste ultime si dà priorità. La metacognizione è quel processo che permette di “ripensare” gli aspetti cognitivi sottesi all’apprendimento come attenzione e memoria in modo da saperli gestire in modo più consapevole e funzionale. Intraprendere un percorso di training metacognitivo significa porsi come obiettivo principale il rendere autonomo il ragazzo/bambino nell’apprendimento, attraverso un incremento nella capacità di gestione dei processi cognitivi sottesi ad esso di modo che il bambino di fronte a un compito sappia come orientarsi in modo da ottimizzare le proprie risorse, adattando in modo flessibile le tecniche di apprendimento a seconda di ciò che gli viene richiesto. Il training scolastico consiste sostanzialmente in due momenti: nella prima lo psicologo spiegherà al ragazzo quali processi cognitivi sono implicati nel compito e come attivarli al meglio (cognizione e metacognizione) potenziandoli; Nella seconda parte queste strategie verranno applicate ai compiti (parte didattica), che il ragazzo svolgerà in autonomia sotto supervisione dello psicologo che lo sosterrà e rinforzerà i suoi progressi. La parte didattica non necessariamente prevede di portare a termine tutti compiti poiché porsi questo come obiettivo potrebbe implicare la necessità che lo psicologo si sostituisca a lui nel farli compromettendo la sua percezione di autoefficacia e rendendolo dipendente dalla figura del trainer; l’intervento del training metacognitivo è invece diretto a renderlo autonomo di fronte ad essi, attraverso l’incremento della capacità di automonitoraggio e di organizzazione dei propri apprendimenti. La differenza sostanziale tra training scolastico metacognitivo e ripetizioni è da individuare nel fatto che il primo si configura come un vero e proprio percorso strutturato di empowerment, con obiettivi a lungo termine e generalizzabili alle varie discipline (non solo scolastiche) mentre le seconde saranno più utili per obiettivi didattici a breve termine e specifici come ad esempio un compito in classe imminente sulle espressioni con le potenze!