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Che differenza c’è tra colloquio e colloquio psicologico?

Nulla in contrario a una sana chiacchierata di confronto o sfogo con i propri amici ma occorre fare una netta distinzione tra un dialogo e il colloquio psicologico. Quest’ultimo è un vero e proprio strumento che prevede specifiche fasi e può essere utilizzato solamente da chi ha avuto una formazione in tal senso: psicologi, psichiatri e psicoterapeuti. Il colloquio psicologico è uno dei tanti strumenti utilizzati dallo psicologo e può essere definito come uno scambio tra due o più persone di cui una riveste il ruolo di esperto della mente e procede secondo uno scopo e fasi predefinite.  Esistono varie tipologie di colloquio psicologico a seconda degli obiettivi che ci si prefigge come il raccogliere informazioni (colloquio diagnostico),il motivare o cambiare (colloquio terapeutico) piuttosto che informare (colloquio di orientamento). Inoltre, il colloquio clinico avviene in un contesto ben definito, ovvero il setting. Il setting può essere definito come l’insieme delle condizioni che delimitano, ospitano e sostengono l’intervento psicologico (Cordella, Grasso, Pennella, 2004) e fa riferimento sia a condizioni esterne come le caratteristiche dello studio, la frequenza e la durata delle sedute, la modalità di pagamento e la posizione psicologo-cliente, sia a condizioni interne come il modo di stare e di sentirsi nella relazione.

Rappresentazione grafica del coronavirus SARS-CoV-2
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