Formazione docenti
Gli insegnanti dedicano la maggior parte della loro giornata ai loro studenti e spesso questa attività viene ricompensata dalla soddisfazione di essere riusciti a veicolare apprendimento di nuove capacità e tecniche. Altrettanto spesso però, l’insegnamento può riservare delle frustrazioni e delusioni difronte a studenti che sembrano essere resistenti all’insegnamento. in questi casi gli insegnanti spesso si trovano difronte al dilemma “privilegiare la flessibilità o l’autorevolezza ?“sostenuto dalla convinzione culturalmente diffusa che” la confidenza alimenta la disobbedienza e la mancanza di rispetto” (Gordon, 1974) ma allo stesso tempo dalla consapevolezza che per insegnare in modo efficace occorre essere se stessi e autentici. L’insegnante si trova così ad oscillare tra l’essere se stesso per insegnare e l’essere autorevole per mantenere il controllo, come se fosse una dicotomia inconciliabile.
Come uscire da questa trappola?
A tal fine ancor più importante di ciò che si sta insegnando è come lo si sta facendo e a questo proposito un ruolo centrale è rivestito dal rapporto che si instaura tra insegnante e alunno. Anche se l’apprendimento può sembrare la necessaria conseguenza di un buon insegnamento, non è scontata la loro connessione e la ripercussione del secondo sul primo.
Cos’è che connette questi due processi e li rende efficaci e soddisfacenti per lo studente e per l’insegnante?
La relazione, veicolata da alcune tecniche di comunicazione efficace derivanti dal Metodo Gordon. (Gordon, 1974).