fbpx
Se non ti ha mai deluso non è vero amore: le 4 fasi critiche della coppia Previous item Lo amo o non lo amo? Il... Next item Pensavo di essere felice e...

Se non ti ha mai deluso non è vero amore: le 4 fasi critiche della coppia

Ti è mai capitato di chiederti perché qualcosa che prima funzionava nella tua coppia ora non funziona più? Non scoraggiarti, potrebbe essere l’occasione per far evolvere la vostra relazione. È una domanda che prima o poi tutti si pongono durante una relazione poiché la coppia, proprio come un essere vivente è soggetta a precisi passaggi evolutivi che richiedono la messa in discussione di equilibri consolidati nelle fasi precedenti. Nella maggior parte dei casi le fasi di cambiamento nella coppia vengono vissute dai partner come momenti di crisi che, di volta in volta, a seconda di come vengono affrontati, possono portare a un consolidamento della coppia, a uno stallo oppure ad una rottura.

Le fasi della coppia

Fase 1: Idealizzazione-fusione

I tipici pensieri di questa fase sono: “Siamo una cosa sola”, “Non posso vivere senza di lui/lei”, “Non sono nulla senza l’altro” ecc.

Questa fase, che dura all’incirca sei mesi, è caratterizzata dalla creazione di un “Noi” in cui i due partner tendono a fondersi e a perdere i propri confini. In questa fase prevalgono l’attrazione fisica e quella chimica. Quest’ultima è veicolata da ormoni quali la dopamina, la serotonina e l’ossitocina che mantengono ed alimentano il desiderio del partner. Tale processo biochimico nel nostro cervello assomiglia a quello della dipendenza. Per questo, quando si vive questa fase si ha quasi la sensazione di perdere la ragione. L’altro viene idealizzato, ovvero i suoi pregi vengono amplificati e i difetti minimizzati. Per pregi e difetti si intendono, rispettivamente, caratteristiche che la persona percepisce sintoniche o distoniche rispetto alle proprie. In effetti è proprio come se si cercasse nell’altro il completamento di sé e dei propri bisogni attivi in quel dato momento in cui ci si sceglie. Il meccanismo dell’idealizzazione è normale e funzionale in questa fase e porta i due partner ad investire nella coppia e a identificarvisi. Ma tale “magia” non può durare a lungo poiché investe tutti gli ambiti della vita, riconducendo tutti i bisogni, per qualche mese, alla presenza dell’altro amato assorbendo la maggior parte delle risorse emotive e cognitive della persona. Il processo dell’idealizzazione tende naturalmente a perdere di intensità già dopo qualche mese per lasciare spazio all’altro per ciò che è realmente. La crisi che si può vivere in questa fase è dovuta al fatto che la “magia” può sfumare nei due partner con tempistiche diverse.

Fase 2: Innamoramento

In questa fase il “Noi” inizia a lasciare spazio all’”Altro” del quale iniziano ad emergere le differenze rispetto a sé ma che vengono percepite come qualcosa che completa il sé. È per questo motivo considerata ancora una fase caratterizzata da simbiosi. In questa fase si approfondisce la conoscenza reciproca e si gettano le radici per una relazione basata sui bisogni dei partner che vengono coltivati in un equilibrio di dare/avere.

Quanto dura l’innamoramento? Fintanto che riusciamo a tenere fuori dalla coscienza gli aspetti dell’altro che non ci sono funzionali alla rappresentazione ideale di noi stessi. Non a caso, forse, si utilizza un verbo riflessivo in questa fase: “mi-innamoro” (mi innamoro dell’immagine di me che l’altro mi permette di avere).

Fase 3: Delusione

Per passare dall’innamoramento al “ti amo” (verbo transitivo che ben rappresenta il passaggio verso un’emozione eterodiretta in cui si prova amore per l’altro in quanto tale e non per l’immagine ideale di noi stessi che l’altro ci consente di sostenere) occorre avere avuto almeno una delusione da parte sua perché essa ci consente di vedere la persona per quel che realmente è, scevra dagli aspetti idealizzanti che abbiamo proiettato su di essa. Questa è una fase critica nell’evoluzione della relazione di coppia in quanto ci si trova difronte a caratteristiche dell’altro che nelle prime fasi della relazione o si rinnegavano o si tralasciavano perché scomode. L’incontro delle due personalità più autentiche può infatti innescare litigi e conflitti che possono portare alla crisi o ad una relazione di coppia solida e profonda, se ben gestiti.

Fase 4: Amore profondo

Possiamo rappresentare la coppia che sopravvive alla fase della delusione come un vaso kintsugi che è reso prezioso e unico proprio dalle sue crepe riparate con l’oro.

Se nella tua relazione non hai ancora mai dovuto riparare crepe sei probabilmente ancora nella fase dell’idealizzazione o dell’innamoramento.

L’amore, a differenza dell’innamoramento in cui si percepisce un senso di fusione con l’altro, si fonda sulla valorizzazione delle differenze reciproche e sul riconoscimento dell’”altro” come persona separata da sé con dei propri bisogni e come qualcuno che ci arricchisce piuttosto che come qualcosa che colma i propri vuoti affettivi.

Questa fase è caratterizzata da una diminuzione della gelosia verso il partner, il ché può essere interpretato erroneamente come diminuzione di interesse nei suoi confronti ma che in realtà è dovuta all’instaurarsi di un amore più solido e maturo.

Qual è il segreto per raggiungere la fase dell’amore profondo?

I possibili corsi evolutivi che una crisi può avere dipendono dalla compatibilità dei bisogni dei partner, delle loro caratteristiche, dalla loro motivazione al cambiamento e dalla capacità della coppia di rinegoziare i nuovi bisogni emersi nella coppia.

Di fronte alla delusione ci sono vari modi, più o meno funzionali, che la coppia può mettere in atto per farvi fronte:

  • Evitare di riconoscere i vissuti legati alla delusione
  • Tentativo di ripristinare gli elementi illusori della fase dell’idealizzazione
  • Negazione dei propri bisogni
  • Sopraffazione dei bisogni del partner
  • Continua messa in discussione del partner
  • Riconoscimento della delusione e progressivo processo evolutivo di accettazione della realtà propria e dell’altro.

Quest’ultima modalità, tra quelle sopra citate, è l’unica che può condurre alla fase del vero amore; Al contrario, le altre modalità, se messe in atto con una certa frequenza, durata e intensità possono essere sintomo di un amore malato, come può essere quello tipico della dipendenza affettiva (per approfondimenti fai riferimento al mio articolo “Le 3 dinamiche che ti incastrano in una relazione affettiva” https://www.vivereosimo.it/2022/06/03/vivere-la-psicologia-le-3- dinamiche-che-ti-incastrano-in-una-relazione-di-dipendenza/2100192630/) o del Disturbo Ossessivo Compulsivo da relazione, di cui parlerò nel mio prossimo articolo.

Una variabile molto influente, nella solidità di una coppia è sicuramente costituita dalla capacità dei partner di saper leggere i propri bisogni ed esprimerli rispettando quelli dell’altro.

Articolo pubblicato su Vivere la Psicologia il 18/12/2022

 

clicca qui per accedere alla Rubrica “Vivere la Psicologia”
Condividi: